Pula, l’incredibile mix tra archeologia e spiagge

Situata nella regione del Sùlcis-Iglesiènte, in provincia di Cagliari, Pula è una famosa città sarda perché custodisce i resti della città di Nora, la prima città fenicia dell’isola. Vanta un ricco patrimonio archeologico, benché parti delle rovine della città siano sommerse: nel centro storico della città sorge il Museo Patroni, presso il quale è possibile vedere i reperti provenienti da Nora. Nella Chiesa di San Giovanni Battista invece, si trovano dei sarcofaghi marmorei, mentre in Piazza del Popolo è possibile scoprire il punto più elegante della città.

Non solo archeologia è Pula, ma anche bellissime spiagge, la cui sabbia bianchissima, e le acque azzurre, contrastano con il verde dominante dei boschi montani del Parco del Sulcis, regalando ai visitatori un paesaggio mare-monti stupefacente. Si trova a 3km a sud di Pula la spiaggia di Nora, che coniuga mare ed archeologia, data dai resti della città fenicia custoditi sulla cima del promontorio: suggestiva è la visuale che ci appare dall’alto, vedendo una lunga striscia di sabbia dorata, che separa le acque con una striscia di ciottoli. Parte da Cala Verde ed arriva a Pinus Village invece, la spiaggia Santa Margherita di Pula, che da l’impressione di una lunghissima striscia di sabbia, spesso isolata; è delimitata a sinistra dal Porticciolo di Perd’e Sali, la spiaggia di Perd’e Sali – Porto Columbu, caratterizzata da un bagnasciuga arenoso, ed il fondale sabbioso con presenza di alcuni ciottoli.

La spiaggia della Saia, parte invece dal porto di Cala Verde, e regala uno scenario magnifico, grazie alla pineta posta alle spalle della lunga spiaggia dorata; infine la spiaggia di Pinus Village è chiusa ai due lati da lembi rocciosi che cadono a picco nel mar

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